TheYellow è un progetto di Bari anche se loro cantano in Inglese.
Suonano bene e sanno quello che vogliono. Sono spontanei ma anche ricercati. Lavorano sodo e si divertono perchè è proprio questo che rappresenta la musica. Divertimento e duro lavoro.
Facciamo loro qualche domanda perchè vogliamo saperne di più..
Parlateci del vostro progetto. Nasce qualche anno fa. Qual è il bilancio fino adesso?
Un bilancio in attivo, abbiamo fatto molto e siamo cresciuti molto. Abbiamo accumulato esperienze live nazionali ed internazionali e in studio. Esperienze internazionali come il Sziget Festival o di lavoro come MTV New Generation difficilmente si dimenticano e ti arricchiscono non solo sul piano artistico ma anche umano.
Dove vi piace collocarvi nel mondo musicale? Come definite il vostro genere?
Non amiamo le collocazioni e le categorizzazioni. Ma se proprio dovessimo definirci in qualche modo, ci riferiremmo ad una recensione di Mescalina in cui ci definiscono “Golden Pop”.
Voi siete di Bari. Cosa vuol dire essere una Band nella vostra regione? Quali sono le possibilità?
Non è facile! Ma non è facile in Italia, in generale, soprattutto per un gruppo che scrive in inglese. L’Italia è colma di restrizioni culturali e burocratiche, le possibilità bisogna crearsele con il lavoro ed il sudore.
Suonate insieme dal 2011 ma leggendo la vostra Bio sembra una vita. Avete fatto molte cose.
Come si fa ad essere concreti e non perdere tempo?
Non lo sappiamo, non ci fermiamo a pensare al come: semplicemente noi “facciamo”. Poi è chiaro, come in tutte le cose bisogna essere convinti degli obiettivi che si vuole raggiungere e nella maggior parte dei casi questo comporta sacrifici. Dovrebbe esistere la presa di coscienza di quello che si fa, cosa che porta nella maggior parte dei casi a trascurare persino la propria vita privata.
Da dove nasce l’esigenza di scrivere in Inglese e non in Italiano?
Per una semplice attitudine personale, per questioni di gusto ma, soprattutto, di sonorità. Tra l’altro le nostre influenze sono per lo più internazionali.
Facciamo finta che abbiate a disposizione un turnista. Chi aggiungereste alla vostra Band per una data soltanto?
I musicisti sono l’elemento fondamentale di qualsiasi band. Ma non dimentichiamoci il lavoro che sta dietro lo spettacolo su di un palco. Anche tecnici e fonici fanno parte della band. Quindi ad essere sinceri preferiremmo avere come turnista per una data un tecnico luci da paura che possa impressionare in maniera visiva il pubblico.
Avete suonato spesso live. C’è un posto che ricordate come la vostra uscita migliore?
Cerchiamo di dare il massimo in qualsiasi serata…che sia di 20 minuti o due ore. A volte si spacca altre un po’ meno. Noi ci diciamo che la nostra uscita migliore è sempre la prossima, anche se il Sziget Festival è stato una bomba
Progetti futuri?
Stiamo per ultimare il nostro secondo disco e non vediamo l’ora di farlo ascoltare e di suonarlo dal vivo perché rappresenta per noi un’evoluzione personale ed artistica
Cosa pensate dei Talent e della rassegnazione da parte dei giovani che saltano direttamente l’esperienza live per cercare fortuna in Tv?
Ha più impatto esibirsi in TV davanti a milioni di persone che ti possono vedere piuttosto che esibirsi in piccoli live di fronte a poche centinaia di persone. Quindi perché non approfittare di questa scorciatoia? Non è rassegnazione, si tratta solo di far ascoltare il proprio lavoro a più gente possibile. È questo lo scopo finale dei musicisti. Chi afferma il contrario è solo un ipocrita. La rassegnazione più che altro sta nel fatto che, ciò che vien fuori dai reality è lo specchio dello stato culturale del nostro paese.
Quali sono i dischi che non posso mancare in macchina?
Dipende da cosa ci devi fare, con la macchina. Andare a lavoro, affrontare una dura giornata, uscire con gli amici o appartarsi con la propria ragazza. Quindi va bene un po’ tutto, basta che sia di qualità.
Quali dischi in passato importanti per voi ora prendono polvere sullo scaffale? Cosa non vi piace più?
Niente, tutto ciò che abbiamo ascoltato ha avuto una sua funzione nel nostro percorso artistico e personale.
Ho visto che avete partecipato anche alla creazione di documentari sempre in veste di musicisti. Avete altre passioni artistiche?
Sì, abbiamo collaborato con vari artisti visivi mettendo a disposizione la nostra musica come accompagnamento a diverse mostre. Inoltre ci piacerebbe realizzare qualche bella colonna sonora in campo cinematografico.
Cosa pensate di Spotify? Avvicina o allontana dal concetto di musica in cui credete voi?
Crediamo che la fruizione di musica online attraverso piattaforme come Spotify possa dare ancora più visibilità ad artisti emergenti e non. Nel 2016, ok il vinile, ma viva il plug & play 🙂
I The Yellow sono una band pop di Bari.
Il progetto nasce nell’inverno del 2011 con l' incontro tra Gianluca Damiani e Francesco Loiacono, rispettivamente voce/chitarra acustica e chitarra elettrica solista del gruppo, autori di testi e musica. I due, provenienti da esperienze musicali differenti, decidono di fondere le loro diverse attitudini per dar vita ad un nuovo percorso sonoro. Da un lato l’ispirazione british più classica, dall’altro l’influenza del rock d’oltreoceano, il tutto mescolato all’attitudine indi che caratterizza il loro sound. Per i The Yellow è il palco l’ambiente naturale e lo dimostrano partecipando a vari eventi sui più importanti palchi pugliesi, presentando il loro primo singolo autoprodotto “Thousand Lights”.
Nel Dicembre 2011 si esibiscono all’Helix, nella prima serata barese che li vede protagonisti. Nel frattempo registrano i primi brani e autoproducono il loro primo EP “Yellow”.
Partecipano alle selezioni per il Sziget Festival, classificandosi primi tra le band esordienti per gradimento del pubblico.
Collaborano con Jérôme Derèze e il suo progetto “Around the world in 3 minutes”, serie di mini documentari cui hanno prestato alcuni brani. Ricchissime sono le partecipazioni dell’estate 2012, che proiettano i The Yellow tra le band emergenti più richieste: una tra queste è il concerto al Summer Music Village 2012 mandato in onda integralmente da Radio Città Futura.
Hanno partecipato, inoltre, al contest Superstage indetto dal MEI per selezionare tramite voto popolare la migliore band esordiente. Il contest ha visto la band trionfare ed essere invitata a Faenza per la relativa premiazione.
Nell'inverno 2012 partecipano al Controfestival 2012, rassegna indetta da Controradio e si esibiscono per il WeLab al NEW Demodè. Nel 2013 collaborano con lo studio di produzione OWTS di Guido Lioi e Marcello Magro (One Way Ticket) per l'uscita del primo CD.
Dopo aver vinto Un Palco Per Tutti Bari, concorso in vista della biennale MArteLive 2014, finalisti per le selezioni nazionali dello Sziget Festival 2013 e del M.A.C. 1.3, si aggiudicano anche il Giovinazzo Rock Contest.
Nel 2013 lanciano la campagna di crowdfunding DressinSziget ideata e prodotta da Zerottanta Produzioni pubblicizzata fra gli altri anche dal M.E.I.
Nell'estate 2013 si esibiscono al Roxy Bar di Red Ronnie, al Sziget Festival di Budapest sul Puglia Sounds Mambo Stage, al Gioia Rock, al Giovinazzo Rock Festival e al M.E.I. 2.0.
Il 12 dicembre è uscito “LOL-a-bye” il disco d’esordio della band, prodotto da Otium Record. Ad anticiparlo l’anteprima del disco su La Repubblica XL, il live di presentazione al Teatro Kismet di Bari e il mini showcase acustico per La Repubblica XL durante il Medimex 2013.
Dopo l’uscita di “N.I.N.O.” , primo singolo del disco attualmente in rotazione nelle radio, arriva a sorpresa “Swingin’ London”, brano incluso nell’ep “Yellow”, rivisitato e riscritto in chiave elettronica da Claudio “Sdrumità” Mazzarago, con il quale arrivano su MTV New Generation artisti della settimana.
Ad accompagnare il brano, il videoclip girato con la tecnica del collage in stop motion digitale scritto e diretto da Roberto Eduardo Maria Mazzarago alla sua prima ma non unica esperienza da cartoonist. 2°classificati al concorso nazionale Biennale MarteLive 2014 sezione musica su più di 1000 band in tutta italia.
Selezionati da MTV per Mtv NewGeneration Campus 2014-2015
Pubblicazioni/Discografia
Thousand Lights – 2011
Yellow – 2012
Last Steps – 2013
LOL-a-bye – 2013