L’ultimo album dei 3 Doors Down, gruppo rock alternativo americano, arriva 5 anni dopo “Time Of My Life” e 4 dopo il best of “The Greatest Hits”, con novità nella line-up: abbandonano il loro posto Todd Harrell (basso) e Matt Roberts (chitarra e cori) per l’arrivo di Justin Biltonen e Chet Roberts.
Dopo un lustro d’attesa da parte dei fan era legittimo aspettarsi qualcosa di più rispetto a quanto presenta “Us And The Night”?
Decisamente sì: rispetto al passato le melodie sono scontate, i ritmi lenti e blandi e ci si trova della “sperimentazione” (con dei sintetizzatori e delle basi, come nella traccia d’apertura “The Broken”) che proprio sembra fine a se stessa; l’attitudine sembra da disco pop, con ogni ritornello che vorrebbe voler diventare un anthem e rimanere “incastrato” nella testa, ma sfocia spesso purtroppo nella banalità (come ad esempio la stoppata e il cambio di tonalità su “Believe It”, che sembra essere stato concepito per allungare il pezzo più che per ispirazione).
Pezzi come “Love is a Lie”, “Pieces of Me” e la title-track “Us And The Night”, messi praticamente a chiusura dell’album, provano a riportare il tutto in carreggiata andando a giocare sul passato e sul sicuro.
Ci si trova davanti ad un album di transizione: solo il futuro e i prossimi lavori della band potranno far capire se si tratta di una scelta vincente o meno.