Ne sentivamo la mancanza, li abbiamo chiamati a gran voce… alla fine sono tornati.
A quasi tre anni dal disco precedente si presentano con il nuovo lavoro In Spades, sfornando un disco intenso e molto interessante.
La band di Cincinnati capitanata da Greg Dulli rilascia un disco arrangiato molto bene dalle sonorità classiche e allo stesso tempo moderne, alternando vocalità calde a falsetti eccezionali di grande effetto.
Le chitarre avvolgenti e una produzione molto curata ci trasportano durante l’ascolto in posti differenti con atmosfere cupe e decadenti regalandoci respiri soul e passionali.
La band attiva dal 1986 ha all’attivo otto album in studio:
- Big Top Halloween (1988)
- Up in It (1990)
- Congregation (1992)
- Gentlemen (1993)
- Black Love (1996)
- 1965 (1998)
- Do to the Beast (2014)
- In Spades (2017)
Dopo la pausa del ’98 sono tornati con nuova linfa vitale registrando In spades dopo Do to the Beast in soli tre anni e tornando ai fasti del passato con la solita originalità, con melodie intrecciate distinguendosi dalla massa grazie anche a suoni a volte potenti a volte soffici, quasi protettivi.
Afghan Whigs vuol dire certezza. Sembra gli venga tutto facile e naturale. D’altra parte quando una band spacca…. Spacca!!